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Come abbiamo visto nell‘articolo precedente Windows 10 andrà definitivamente in pensione.
Microsoft ha annunciato nelle scorse ore Windows 11, svelandone il rinnovato design e le caratteristiche principali. Dietro l’interfaccia più elegante e le nuove funzionalità non sembrano però nascondersi requisiti tecnici elevati.
Fondamentalmente una CPU / SoC / APU a 64 bit, 4 GB di memoria RAM e 64 GB di spazio sull’SSD o l’hard disk. Le specifiche sono superiori a quelle richieste da Windows 10, ma allo stesso tempo sono irrisorie se rapportate alla stragrande maggioranza dei sistemi moderni. Ecco il dettaglio:
Windows dice addio al supporto alle piattaforme hardware a 32 bit, anche se i software a 32 bit continueranno a funzionare. Come potete leggere, Microsoft parla di TPM 2.0: per capire se il vostro PC supporta il TPM e quale versione, scrivete tpm.msc nella ricerca e vi si aprirà una finestra con l’informazione che cercate.
Stando alla documentazione di Microsoft, Windows 11 richiede una CPU Intel Core di ottava generazione o superiore, una CPU AMD dai Ryzen 2000 in poi e un SoC Qualcomm Snapdragon 850 o superiore. Insomma, CPU di inizio 2017 come i Core di settima generazione o Ryzen 1000 sembrano tagliate fuori, anche se da qui all’uscita del sistema operativo potrebbe cambiare qualcosa. Se rivolgiamo l’attenzione invece ai dispositivi Surface, ecco i prodotti aggiornabili a Windows 11:
Anche così non siete sicuri che il vostro computer risponda alle specifiche indicate? Scaricate da qui PC Health App di Microsoft, un software che vi dice se l’hardware e le impostazioni del sistema sono adeguate ai requisiti del nuovo sistema operativo.